Sport & Tecnologia: il digitale a servizio di una nuova Teleriabilitazione
Inail, AlmavivA e la Fondazione Villa Beretta saranno ospiti sul palco del SFS per affrontare un tema di grande rilevanza: il rapporto tra lo sport e l’evoluzione digitale, con particolare attenzione alla telemedicina e alle sue implicazioni pratiche.
La riabilitazione fisica post operatoria è infatti uno dei principali ostacoli che ciascuno sportivo si trova costretto ad affrontare con l’insorgere di un trauma, o patologia, fisica. L’infortunio pone spesso lo sportivo dinnanzi a un bivio fatto di paure e preoccupazioni per la carriera futura: è tutto finito? Si tornerà più quelli di prima?
Tante volte, purtroppo, la vita professionale di atleti, o atlete, è stata stroncata da handicap fisici o tempi di recupero eccessivamente lunghi; così come, al contrario, carriere che sembravano apparentemente irrecuperabili sono tornate ai livelli pre infortunio. Gli stessi Rafael Nadal e Kevin Durant, ad esempio, beneficiarono di programmi di teleriabilitazione avanzati per monitorare i loro progressi.
L’evoluzione tecnologica in ambito sanitario ha fatto passi da gigante, evolvendo in una direzione tale da consentire una ripresa fisico atletica in tempi celeri. In particolare, questi ultimi anni hanno visto affermarsi la teleriabilitazione, termine con cui si indica un forma di riabilitazione che sfrutta le tecnologie digitali per fornire assistenza e supporto riabilitativo a distanza. Lo svolgimento di esercizi terapeutici, il feedback e il dialogo con i professionisti sanitari vedrebbero così venir meno la necessità di recarsi fisicamente in un centro di riabilitazione. I vantaggi sono tanti e pratici: accessibilità e inclusività delle cure, monitoraggio in tempo reale e flessibilità degli interventi. Tout court, una metodologia che consente di valutare il singolo atleta secondo una prospettiva olistica al fine di capire il motivo per cui lo stesso incorre in lesioni specifiche. Di contro, però, c’è il grande tema etico – da valutare attentamente – che concerne la gestione e la sicurezza dei dati sanitari sensibili.
Per queste ragioni, la presenza dei partner si rivela a dir poco essenziale. Fondazione Villa Beretta infatti, si contraddistingue come “fiore all’occhiello” per quanto concerne i protocolli avanzati di teleriabilitazione, e recentemente ha collaborato con Almaviva per l’implementazione della soluzione di teleriabilitazione all’interno dell’Ospedale. Obiettivo principale: rivoluzionarie le cure riabilitative adoperando la realtà aumentata, quella virtuale e l’AI. Con l’INAIL, invece, si affronteranno certamente le applicazioni pratiche – e l’impatto della teleriabilitazione – in un’ottica di riattamento lavorativo.
In un mondo in cui la tecnologia è sempre più integrata nelle nostre vite, questa branchia della telemedicina rappresenta una rivoluzione per il settore sportivo e per la salute in generale. L’adozione di soluzioni digitali migliora sia l’accessibilità dei servizi riabilitativi, sia aumenta l’efficacia delle terapie e la partecipazione degli atleti al processo di recupero. Guardando al futuro, è evidente che il digitale e lo sport si muoveranno sempre più nella stessa direzione, facendo della teleriabilitazione una componente fondamentale. Investire in queste tecnologie è un passo necessario per garantire a tutti gli sportivi, professionisti o dilettantistici, un recupero completo e sicuro, con il supporto di strumenti che evolvano insieme a loro.