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Intervista ad Alessandro Giacomini, Managing Director Infront Italy

Infront Italy, Platinum Partner di SFS 24, è un leader riconosciuto nell’industria del sport business con una visione chiara e un impegno concreto verso la sostenibilità. Nell’ambito della gestione degli eventi sportivi, Infront si pone come promotore di un cambiamento necessario, puntando a ridurre l’impatto ambientale e a creare un impatto sociale positivo. Attraverso iniziative che coinvolgono sia eventi sportivi di rilievo, come la Maratona di Roma, sia progetti ambientali e sociali su larga scala, l’azienda si impegna a costruire un ecosistema sportivo più sostenibile e responsabile. A una settimana dalla settima edizione di SFS il 19 e 20 novembre allo Stadio Olimpico di Roma abbiamo intervistato Alessandro Giacomini, Managing Director di Infront Italy.

Infront è una delle aziende dello sport business che ha attivato un importante commitment per la gestione sostenibile degli eventi sportivi. Come vi posizionate in questo ambito e quali sono le principali aree su cui vi concentrate?
La sostenibilità non è più solo una tendenza, ma è una necessità. L’industria sportiva ha la possibilità di guidare il cambiamento grazie alla sua influenza globale, promuovendo azioni concrete in grado di salvaguardare il futuro dell’industria stessa e Infront vuole essere un driver di questo cambiamento, riconoscendo la propria responsabilità nei confronti di questo pianeta e della sua gente. Lo sport rappresenta un elemento fondamentale per aprire la strada a uno sviluppo più sostenibile e per questo il nostro Gruppo integra in ogni evento sportivo nuovi processi con l’obiettivo di dare forma a un ecosistema sportivo sostenibile. Negli eventi di partecipazione, il Gruppo ha adottato misure volontarie per ridurre l’impatto ambientale e ha collaborato con organizzazioni non profit per sostenere cause sociali e creare un impatto positivo sulla comunità.


La maratona di Roma rappresenta un esempio pratico significativo per l’impegno di Infront sulla sostenibilità. Quali sono stati i principali risultati in termini di riduzione dell’impatto sociale, economico e ambientale?

Nel caso della Maratona di Roma abbiamo collaborato con il partner Circularity per minimizzare il carbon footprint dell’evento, ottenendo la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile. In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ci impegniamo a migliorare costantemente questi standard anno dopo anno. Nel 2023, ad esempio, il recupero di 43,57 tonnellate di cibo e bevande non consumati, donati all’Associazione Banco Alimentare Roma ODV, ha evitato l’emissione di circa 11,72 tonnellate di CO₂. Inoltre, dal 2021 al 2023, abbiamo avviato un progetto di riforestazione in Guatemala, con la piantumazione di oltre 6.000 alberi capaci di assorbire più di 6.000 tonnellate di CO₂ nel tempo. Queste iniziative riflettono l’impegno di lungo termine di Infront per ridurre l’impatto ambientale dei
suoi eventi. Abbiamo adottato pratiche eco-friendly in ogni fase, come la produzione di merchandising con materiali riciclati e l’uso di veicoli ibridi o elettrici per il 39% della flotta. Inoltre, abbiamo ridotto la plastica monouso, utilizzando tazze compostabili nelle aree ristoro. Iniziative come la mascotte Tartaruga Vittoria, realizzata con il WWF per la maratona di Roma, hanno un ruolo importante nel sensibilizzare i partecipanti alla tutela della biodiversità e alla conservazione della fauna. Il nostro impegno genera un impatto positivo in ottica di sensibilizzazione dei partecipanti e per l’ambiente e le comunità locali.

Quali sono le principali sfide e le opportunità nel promuovere pratiche sostenibili in eventi sportivi complessi?
Organizzare eventi sportivi sostenibili richiede una gestione attenta e una collaborazione continua con partner e stakeholder. Ma il primo passo è quello di inquadrare le caratteristiche della manifestazione: si svolge al chiuso o all’aperto? In una città o in una remota valle di montagna? Si tratta di un singolo evento principalmente per la comunità locale o di un torneo con molti ospiti internazionali? Per implementare pratiche sostenibili, è necessario prima analizzare l’organizzazione dell’evento e identificare i principali fattori di impatto ambientale, sociale ed economico positivo e negativo. Le pratiche sostenibili credibili si basano su un obiettivo SMART (specifico, misurabile, accettato, realistico e tempestivo) basato sull’analisi dello status quo. La sfida principale è coinvolgere gli stakeholder nel ridurre gli impatti ambientali, anche accettando compromessi finanziari a breve termine. Per noi di Infront questo aspetto è cruciale, perché siamo
convinti che investire oggi in eventi sostenibili poterà benefici economici, sociali e ambientali a lungo termine.

Guardando al futuro, quali sono gli obiettivi di Infront sul fronte ESG e come pensate di sviluppare ulteriormente queste pratiche?
Infront ha definito 21 obiettivi ESG in cinque aree chiave: sviluppo di un ecosistema sportivo sostenibile, integrità aziendale, benessere dei dipendenti, crescita inclusiva e contrasto al cambiamento climatico. L’obiettivo è ridurre gli impatti negativi e supportare i clienti nella loro
transizione verso pratiche più sostenibili. I progressi negli obiettivi vengono segnalati annualmente nel nostro report sulla sostenibilità, che può essere trovato qui: https://www.infront.sport/it/sostenibilita.
La trasparenza è fondamentale per un impegno ESG credibile. In Italia, stiamo attualmente lavorando a un reporting sulla sostenibilità che rispetta pienamente gli standard della direttiva UE sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD). L’anno di rendicontazione sarà il 2025, con il report che verrà pubblicato nel 2026. Sulla base degli standard di rendicontazione europei, svilupperemo ulteriormente la nostra gestione ESG aziendale.