Innovazione e Teleriabilitazione: Il Futuro della Salute Digitale e del Benessere Sportivo
Il 5 gennaio 2025, all’interno dello spazio di Almaviva presso Casa Italia (Localizer Mall Gate 2/3, Riyadh), si terrà l’evento «Italy and Saudi Arabia in the Telerehabilitation: Innovation, Exchange and Growth of the Industry», organizzato da SFS in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Riyadh e l’Italian Trade Agency.
Tra i protagonisti del panel “Guardare al futuro con ambizione: la rivoluzione della Teleriabilitazione l’importanza della collaborazione tra i diversi paesi” ci sarà Antonio Amati, Deputy CEO Divisione IT Almaviva, a cui abbiamo fatto qualche domanda prima della partenza per Riyadh.
Almaviva è leader nell’innovazione digitale e nella trasformazione tecnologica in vari settori. Come sta supportando il settore della teleriabilitazione e quale ruolo gioca nella digitalizzazione della salute?
Grazie all’integrazione tra tecnologie evolute e telemedicina, è possibile offrire soluzioni personalizzate e adattive, che rispondano alle esigenze specifiche di ogni paziente, messo realmente al centro del suo percorso di recupero. In Almaviva, crediamo fermamente al binomio virtuoso Sport-Tecnologia che, partendo dal superamento di un concetto reattivo ed ormai superato di salute del paziente, introduce un paradigma di benessere della persona in chiave One-Health. Per questo, siamo consapevoli dell’enorme potenziale che la teleriabilitazione può assumere anche nel comparto sportivo. Questa visione e questo spirito di innovazione hanno portato alla realizzazione della Piattaforma di Teleriabilitazione HELIOS, parte della più ampia Suite applicativa di soluzioni digitali per il settore della sanità.
In particolare, siamo in una fase inoltrata di sperimentazione con Villa Beretta, centro di assoluta eccellenza del mondo riabilitativo che, quale partner scientifico, ha messo a disposizione la conoscenza di modelli clinici avanzati e percorsi riabilitativi di cura applicati, mentre Almaviva, in qualità di partner tecnologico, ha portato una forte spinta all’impiego di tecnologie digitali all’avanguardia.
Nel contesto della cooperazione tra Italia e Arabia Saudita, quali sono le principali sfide e opportunità per Almaviva nel promuovere l’adozione della teleriabilitazione, in particolare nel calcio e negli sport?
La teleriabilitazione sportiva è una nuova frontiera che consente di monitorare i progressi degli atleti a distanza, offrendo loro un supporto continuo e personalizzato. Siamo convinti che l’Arabia Saudita, molto attenta all’innovazione tecnologica e ai vantaggi della sua applicazione e sempre più attiva e presente nello scenario dello sport globale, sia molto interessata a come l’integrazione tra tecnologie evolute e telemedicina possa offrire soluzioni più efficienti e nuovi spazi di intervento.
Almaviva ha esperienza nell’integrazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati. Come queste soluzioni possono contribuire a migliorare i processi di riabilitazione digitale e a renderli più accessibili?
Grazie a strumenti avanzati di analisi dei dati e sensori di ultima generazione, possiamo aiutare gli atleti, anche a distanza, permettendo loro il recupero dagli infortuni in modo sicuro, controllato e rapido, riducendo il rischio di recidive e migliorando il mantenimento di performance sul lungo periodo. La sperimentazione ha aiutato a perfezionare la piattaforma HELIOS, che offre soluzioni digitali per il mercato della sanità e supporta fattivamente la riabilitazione degli atleti, selezionando dal catalogo programmi di recupero sportivo adatti alle esigenze dello sportivo e alla specificità della disciplina praticata, con l’impiego di tecnologie di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale, con dispositivi IoT per il monitoraggio di parametri biomeccanici e fisiologici, sensori di movimento e wereable device e la capacità di analisi predittiva basata su motori di intelligenza artificiale e su grandi volumi di dati.
Con l’evoluzione del settore sanitario e sportivo, come vede l’importanza della collaborazione tra aziende tecnologiche e istituzioni sanitarie per accelerare lo sviluppo della teleriabilitazione in ambito internazionale?
Come una collaborazione strategica, per efficacia ed efficienza. Un’indagine condotta nel 2023 ha mostrato che il 70% dei pazienti che ha utilizzato programmi di teleriabilitazione ha riportato miglioramenti significativi nella gestione della loro condizione. Inoltre, il 65% ha espresso una maggiore soddisfazione rispetto ai trattamenti tradizionali. Secondo stime recenti, l’implementazione di programmi di teleriabilitazione potrebbe ridurre i costi complessivi della riabilitazione di circa il 30%, grazie all’ottimizzazione delle risorse. Appare quindi evidente come i benefici – per pazienti, clinici e per la spesa sanitaria – spingano sempre più verso l’adozione di queste soluzioni; infatti, le proiezioni indicano che entro il 2025 il numero di pazienti che utilizzerà la teleriabilitazione in Italia potrebbe aumentare del 50%.
Guardando al futuro, quali innovazioni vede nel campo della teleriabilitazione che potrebbero rivoluzionare non solo il trattamento dei pazienti, ma anche il modo in cui gli atleti e le squadre gestiscono la loro preparazione e recupero?
Le tecnologie digitali ci sono, vanno interpretate e adottate. La piattaforma Helios, ad esempio, si presta anche alla prevenzione dagli infortuni, un aspetto cruciale per il mondo sportivo. Attraverso l’analisi continua dei dati raccolti durante gli allenamenti e le sessioni di recupero, è possibile identificare eventuali squilibri muscolari o posturali, segnalando ai preparatori atletici o ai fisioterapisti l’insorgenza di potenziali problematiche. In questo modo, Helios può diventare un prezioso strumento non solo di riabilitazione, ma anche di allenamento, di vero e proprio monitoraggio della salute atletica, garantendo una maggiore longevità sportiva e migliori prestazioni.