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Nuove frontiere della riabilitazione: tecnologia al servizio del recupero

Tecnologia che cambia la biologia umana. Questo è stato il tema centrale del panel intitolato: “Sport & Tecnologia: il digitale a servizio di una nuova Teleriabilitazione“, con qualificati professionisti di settore come Antonio Amati, Direttore Generale IT Almaviva, Franco Molteni, Direttore scientifico di Villa Beretta e Paolo Guidelli, Direttore Centrale INAIL. Oltre ai sopracitati, era presente anche l’atleta paralimpica Ambra Sabatini, medaglia d’oro a Tokyo 2020 e attuale detentrice del record del mondo.

Il giornalista Massimo Caputi, nelle vesti di moderatore, ha guidato la discussione attorno allo sviluppo delle nuove tecnologie in campo medico. La teleriabilitazione, infatti, è una particolare tipologia di trattamento disciplinato dalle linee guida emanate dal Ministero della salute nel 2021. La pandemia Covid-19 ne ha certamente favorito lo sviluppo: se nel 2020 solo il 15% delle strutture la utilizzava, oggi i numeri si attestano attorno al 40%. Nella prima parte del panel si è molto insistito sul grado di soddisfazione provato dai pazienti una volta sottoposti al trattamento (circa il 70%), oltre che sulle sfide future.

“Benché gli investimenti siano ancora limitati, noi crediamo tanto in questa tecnologia e sui benefici connessi. Infatti, l’efficienza della stessa è indiscussa, oltre alla riduzione dei costi. L’obiettivo è far sì che il paziente si fidi maggiormente di queste tecnologie e cercare di personalizzare sempre più l’intervento in base alle esigenze specifiche”, ha detto Antonio Amati. Guidelli ha poi voluto sottolineare il miglioramento qualitativo della vita dei pazienti post terapia, con incrementi significativi di tutte le capacità motorie e della grande componente umana instauratasi con il medico successivamente al trattamento.

L’obiettivo resta comunque unico e inequivocabile: lenire l’apparente freddezza dei “devices”, sfruttando invece tutta l’industria weareable tech per monitorare in tempo reale il movimento compiuto dal soggetto. Come? Appogiandosi alle tecniche di immaginazione del movimento grazie ai neuroni specchio, allenando sia le aree cerebrali deputate al movimento corporeo sia quelle che si occupano neurologicamente di pensare lo stimolo motorio. “Sono affascinata da questa tecnologia. Ho avuto una crescita neuromuscolare importante, e voglio ringraziare Villa Beretta, l’INAIL, e tutto lo staff di allenatori che ha collaborato per garantirmi anche un miglioramento protesico”, ha voluto commentare – in conclusione – Sabatini, che si sta già allenando per le prossime olimpiadi di Los Angeles.