Sport e organizzazione di eventi: l’esperienza di Mosaico Studio e Go Project
Verso una nuova era, tra comunicazione e intrattenimento
Negli ultimi anni, l’organizzazione di eventi sta diventando un aspetto sempre più dominante nell’ambito della comunicazione per brand, aziende e Istituzioni. Di conseguenza, anche il legame tra eventi e sport ha subito, nel tempo, una profonda trasformazione.
Gli eventi sportivi stanno perdendo il loro carattere esclusivamente atletico-competitivo, diventando veri e propri strumenti di comunicazione, capaci di veicolare l’immagine e i valori di realtà di diverso tipo.
Questa evoluzione segna un nuovo capitolo nell’interazione tra sport e intrattenimento, abbracciando l’infotainment e la crossmedialità.
L’evento sportivo infatti, non viene visto esclusivamente come un semplice momento di gara o un’occasione per discutere di prestazioni atletiche, ma sempre più come un veicolo per raccontare storie, promuovere valori e connettere persone. Questo cambiamento si
riflette nell’approccio delle organizzazioni che vedono negli eventi sportivi un’opportunità per comunicare in modo autentico e coinvolgente.
Un esempio emblematico di questo nuovo modello è SFS, unico evento nel panorama italiano dedicato alla football industry, nonché vetrina d’eccezione per l’universo calcistico del Paese.
La manifestazione, realizzata per la prima volta nel 2018 da Go Project e Social Media Soccer, rappresenta infatti un’opportunità d’eccezione per condividere nuove intuizioni, sviluppare competenze e costruire relazioni durature capaci di plasmare il futuro del calcio.
L’edizione 2024 si terrà, ancora una volta, nella prestigiosa cornice dello Stadio Olimpico di Roma, dove sono stati progettati spazi destinati ad accogliere gli ospiti, prendendo ispirazione dall’identità visiva del luogo e declinandola in elementi strutturali e decorativi di ogni genere.
Un processo creativo partito proprio dai valori del SFS: passione, lavoro di squadra e sguardo proiettato verso il futuro. La stessa logica, orientata sugli aspetti valoriali della realtà che si intende raccontare, è rintracciabile nell’evento di inaugurazione del Palermo CFA, primo Centro Sportivo del club rosa-nero, organizzata nell’aprile del 2024 da Go Project e Mosaico Studio, in collaborazione con il Palermo FC.
Un grande progetto che si è sviluppato in un intero weekend di attività, incontri e intrattenimento, che ha messo al centro della scena la storia del Palermo FC e la sua volontà di proiettarsi in un futuro nuovo e ambizioso. La manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 6.000 spettatori ed è culminata nella produzione di un documentario, oggi disponibile su DAZN, che ha permesso di estendere l’esperienza fisica, raggiungendo un pubblico ancora più ampio. L’iniziativa mostra quindi come un evento prettamente legato al mondo dello sport possa trasformarsi nell’occasione perfetta per intessere un vero e proprio racconto emozionale.
Abbiamo chiesto a Felice Castrignanò, architetto, fondatore di Mosaico Studio, società che ha progettato gli spazi del SFS e organizzato la due giorni palermitana, di parlarci della sua esperienza nell’organizzazione di eventi in relazione all’universo sportivo. “Il nostro lavoro ci insegna che oggi le nuove tendenze per l’organizzazione di eventi aprono la strada a numerose sinergie” afferma Castrignanò “e in questo scenario il design gioca un ruolo cruciale sia sull’aspetto visivo e di comunicazione, sia per la creazione di spazi che favoriscono l’interazione”.
“La progettazione di strutture temporanee e l’integrazione di elementi innovativi creano ambienti coinvolgenti e funzionali, capaci di esaltare l’esperienza dei partecipanti. Soluzioni fuori dagli schemi permettono di trasformare le location in luoghi unici e memorabili, contribuendo a creare atmosfere iconiche. Inoltre il connubio tra design e comunicazione nell’ideazione di un concept garantisce che un evento possa essere definito riuscito, non solo dal punto di vista operativo, ma anche estetico e concettuale. Un evento “vincente” è visivamente riconoscibile e in grado costruire un immaginario, facendosi veicolo di identità” conclude l’architetto.
“Per quanto riguarda invece lo sport, abbiamo constatato come si presti a diventare metafora valoriale, utilizzabile per eventi di vario genere” afferma Castrignanò “ne abbiamo avuto prova lo scorso giugno quando, per le celebrazioni ufficiali dei 250 anni di Guardia di Finanza, abbiamo scelto di rendere centrale il tema sportivo, come simbolo di disciplina, dedizione e lavoro di squadra, oltre che come forma di attività ricreativa dedicata al pubblico”. “In quest’ottica” continua il CEO di Mosaico Studio “abbiamo trasformato Piazza del Popolo e la terrazza del Pincio in un Villaggio olimpico’, capace di raccontare i tanti volti delle Fiamme Gialle. I visitatori hanno quindi provato le discipline praticate dagli atleti del Corpo e un panel ha offerto loro l’opportunità di essere coinvolti in un’ampia riflessione sul mondo dello sport, evidenziando come questo tema possa facilmente trasformarsi in argomento di interesse trasversale”.
“Inoltre” aggiunge Castrignanò “a dimostrazione di come anche l’unione tra sport e arte possa essere una scelta vincente, durante le serate dell’evento, è stato realizzato un format musicale che ha visto esibirsi artisti come Paolo Jannacci, Arisa, Dolcenera, Jimmy Sax e molti altri, attraendo un pubblico ampio e variegato”.
Possiamo in sostanza affermare che, attualmente, la capacità di integrare diversi format, competenze e discipline nel contesto dell’organizzazione di eventi, sportivi e non, amplifica la forza dei messaggi che si intendono veicolare. Di conseguenza, per poter essere rilevanti è fondamentale saper padroneggiare le nuove dinamiche e considerare l’organizzazione di eventi come un investimento in comunicazione, che non si esaurisce con la realizzazione dell’evento stesso, ma può portare importanti ritorni di immagine anche sul lungo periodo.