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Lo stadio moderno non è più una semplice arena dedicata allo sport, ma un ecosistema in continua evoluzione, capace di integrare business, intrattenimento e relazioni. Questo è stato il tema centrale del panel al SFS organizzato da Infront, che ha visto la partecipazione di esperti come Javier Doña (Senior Stadia and Sports Management AdvisorGrandstand JD), Rolando Favella (Udinese), Alessandro Giacomini (Infront) e Stefano Deantoni (Infront), figure chiave nel mondo della gestione e innovazione degli impianti sportivi.

L’incontro ha messo in luce come gli stadi siano ormai veri e propri catalizzatori urbani, con un ruolo multifunzionale che ne amplifica l’attrattività, ma al contempo ne complica la gestione. “Supportare la crescita degli operatori del calcio, come chi utilizza lo stadio. Parliamo di contenitore di un contenuto, che deve essere pensato in seguito a uno studio di fattibilità per farlo accettare dalla comunità in cui viene inserito, a seconda del contesto sociale ed economico in cui si opera”, ha affermato Deantoni.

Uno dei punti chiave emersi riguarda l’utilizzo della tecnologia per migliorare l’esperienza dello spettatore. Strumenti come il riconoscimento facciale possono facilitare l’accesso all’impianto, mentre la digitalizzazione e l’uso di droni stanno contribuendo a creare una nuova immagine degli stadi, più attraente per gli investitori. Un altro obiettivo fondamentale è quello di allungare il tempo di permanenza all’interno dell’impianto, creando spazi e servizi che favoriscano la generazione di revenue e coinvolgano diversi stakeholder.

Javier Doña ha offerto una panoramica sulle differenze tra Italia e Spagna nel processo di sviluppo degli impianti: “Il mercato americano gioca una competizione a parte, in Europa invece lo sviluppo specie dei paesi anglosassoni e tedesco ha avuto grande sviluppo, mentre in Italia e Spagna il livello è parimenti identico. In Spagna abbiamo fatto buoni passi avanti, ma ancora non sufficienti. In futuro, infatti, specie per la Spagna cerchiamo di migliorare per il Mondiale 2030 tracciando una inversione. Ma riguarda anche l’Europeo 2032. Dobbiamo analizzare il mercato prima di pensarlo architettonicamente”.

Un case study significativo è quello della Dacia Arena di Udine, oggi Blue Energy Stadium, che ha saputo trasformarsi in un centro nevralgico del territorio. “Le articolazioni burocratiche sono state tante, ma l’immobile stadio diventa asset fondamentale. Blue Energy, che funge anche da legal naming, ha dato una svolta sostenibile allo stadio, con l’impianto fotovoltaico in costruzione, e l’Udinese è stata una delle poche squadre presenti alla COP29 di Baku“, ha spiegato Favella. I numeri parlano chiaro: dal pre al post restyling, il ticketing è aumentato del 16%, con un passaggio da uno stadio da 45.000 posti a uno da 25.000, capace però di generare maggiori ricavi grazie a un’area hospitality di alto livello e all’organizzazione di eventi extra-sportivi, che oggi superano gli 80 all’anno, con una proiezione verso i 100.

Durante il panel si è anche discusso della necessità di abbandonare il modello dello stadio comunale per abbracciare quello inglese della proprietà diretta da parte dei club. “In Spagna, ad oggi, i progetti di investimento terziario devono essere uniti a quello relativo lo stadio, con un’inversione tangibile di questa tendenza rispetto al passato”, ha sottolineato Doña. L’evoluzione dello stadio come asset strategico richiede però investimenti significativi e un contesto normativo che favorisca questa trasformazione.

Guardando al futuro, Giacomini ha tracciato la visione di Infront per la crescita degli stadi in vista degli Europei del 2032: “Abbiamo analizzato gli stadi in cui lavoriamo, cercando di capire lo status quo, grazie a un pool di professionisti. Abbiamo bisogno di far vivere lo stadio in tutto l’anno, motivo per cui il nostro progetto si chiama ‘Infront365’. Il prodotto calcio deve crescere, e vogliamo favorire questa trasformazione attraverso tutti i servizi che possiamo mettere a disposizione”.

Lo stadio del futuro, quindi, non sarà solo il cuore pulsante dell’attività sportiva, ma un hub dinamico, capace di attrarre investimenti e di diventare un motore di sviluppo per club, città e tifosi.

Lo stadio moderno non è più una semplice arena dedicata allo sport, ma un ecosistema in continua evoluzione, capace di integrare business, intrattenimento e relazioni. Questo è stato il tema centrale del panel al SFS organizzato da Infront, che ha visto la partecipazione di esperti come Javier Doña (Senior Stadia and Sports Management Advisor - Grandstand JD), Rolando Favella (Udinese), Alessandro Giacomini (Infront) e Stefano Deantoni (Infront), figure chiave nel mondo della gestione e innovazione degli impianti sportivi. L'incontro ha messo

L’ultimo panel del secondo giorno del SFS, in collaborazione con Fortune Italia, ha acceso i riflettori sulla leadership femminile nello sport, esplorando esperienze e strategie che hanno contribuito a trasformare il settore. Negli ultimi anni, il ruolo delle donne nel calcio ha assunto un’importanza sempre maggiore, con progressi tangibili ma ancora molte sfide da affrontare. Il panel ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama sportivo italiano: Silvia Salis, Vice Presidente Vicario del CONI, Milena Bertolini, ex CT della

Anche quest’anno, il SFS si è confermato appuntamento irrinunciabile per la football industry, con un pubblico B2B sempre più ampio. Il 2024 è stato un anno di crescita significativa per l'evento, sia in termini di partecipazione che di impatto, consolidandosi come una delle piattaforme più autorevoli per il networking e l’innovazione nel settore sportivo. Un traguardo incredibile, che non sarebbe stato possibile raggiungere senza gli oltre 70 partner che hanno voluto credere in questo progetto! Lo Stadio Olimpico di Roma ha

Leandro Petersen, Chief Marketing Officer dell'AFA (Selección Argentina de Fútbol), è stato uno dei protagonisti del SFS, dove ha condiviso la sua opinione sulla trasformazione della federazione albiceleste (che potete trovare qui). Durante un'intervista esclusiva realizzata negli studi del SFS, Petersen ha approfondito i pilastri della crescita commerciale dell'AFA, esplorando come l'innovazione digitale, le strategie economiche e l’impatto globale abbiano ridefinito il calcio argentino. Dal suo ingresso in federazione prima del Mondiale 2018, Petersen ha orchestrato una metamorfosi che ha portato

Durante il SFS24, Lorenzo Dallari (Direttore Editoriale & Social della Lega Serie A) e Luigi De Siervo (Amministratore Delegato della Lega Serie A) hanno presentato la prossima edizione del Festival della Serie A, un evento che vuole avvicinare il massimo campionato italiano al grande pubblico, offrendo uno spazio di dialogo, confronto e celebrazione del calcio in tutte le sue sfaccettature. L’evento, nato con l’obiettivo di raccontare la Serie A in modo innovativo e accessibile, si svolgerà dal 6 all’8 giugno 2025

Il presidente de La Liga, intervistato dalla giornalista Sky Sport Giorgia Cenni all'SFS24, ha parlato di sostenibilità economica, espansione globale e minacce come la pirateria online, delineando la visione strategica del calcio spagnolo. Al SFS, Javier Tebas, numero uno del campionato iberico, ha offerto una panoramica dettagliata sulle sfide e opportunità che attendono il calcio spagnolo e, più in generale, il panorama calcistico internazionale. La Liga è da tempo un punto di riferimento per sostenibilità e successo sportivo. Negli ultimi

Guidata dalla propria storia e dalle proprie radici, l’AEK Atene FC ha sviluppato un piano d’azione sociale che utilizza la potenza unica del calcio per sensibilizzare la società sui principali problemi e sfide quotidiane. Con coerenza e determinazione, il club organizza una serie di iniziative che mirano a fare la differenza. L'AEK Atene FC ha avviato attività in vari ambiti sociali: combattere il razzismo e ogni forma di discriminazione, promuovendo diversità, uguaglianza e inclusione, sempre nel rispetto dei diritti umani.

La Changing World of Football Transfers Data Intervention, uno dei panel più attesi della settima edizione del SFS, ha offerto uno spaccato illuminante sull’impatto che l’intelligenza artificiale (AI) e l’analisi dei dati stanno avendo sul calcio, in particolare nei processi di scouting e trasferimento. Sul palco si sono confrontati alcuni dei massimi esperti del settore: Cenk Ergun, ex Direttore Sportivo del Galatasaray, Nicola Innocentin, CEO Global Football Service, K. Tarkan Batgun, CEO Comparisonator, e Steven Vanharen, Direttore Tecnico e Sportivo

Può una sentenza cambiare le regole del gioco? Il panel “Diritto dei giocatori e interessi dei club: gli effetti della sentenza Diarra” ha acceso i riflettori su uno dei casi più complessi della giustizia sportiva contemporanea, in grado di stimolare nuove riflessioni sull'equilibrio tra diritto sportivo e diritto comunitario. Moderato dalla giornalista Sky Sport Marina Presello al SFS24, il panel ha visto protagonisti Claudia Romanelli (P&P Sport Management), Roberto Chieppa (Presidente di Sezione del Consiglio di Stato) e Carlo Rombolà

Durante l’SFS24, l’evento che ogni anno riunisce esperti e protagonisti della football industry per discutere delle sue evoluzioni, Bernardo Corradi è intervenuto per raccontare la sua esperienza tra passato e presente, ripercorrendo il suo percorso da calciatore della Nazionale ad allenatore dell’U-20 italiana. Moderato dalla giornalista DAZN Barbara Cirillo, il panel ha offerto un’interessante riflessione sul ruolo moderno dell’allenatore e sull’importanza della comunicazione e della crescita personale dei giovani calciatori. Con 246 presenze in Serie A, 56 gol e 13 apparizioni