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Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, è stato ospite al SFS, intervistato dai giornalisti di Sky Sport Luca Marchetti e Gianluca Di Marzio. Tanti gli argomenti trattati: dal suo percorso professionale alle sfide lavorative future, oltre alla stagione in corso alla corte partenopea di Aurelio De Laurentiis.

A Lugano facevo il team manager, e non c’era una struttura consolidata, quindi agivo da autodidatta. Fabio Paratici e Walter Sabatini sono stati dei riferimenti imprescindibili. Una seconda squadra del Napoli? Ad oggi puntiamo più sul rifacimento del centro sportivo e lo stadio di proprietà: asset fondamentali per una società che vuole lavorare bene e valorizzare tutto il settore giovanile”, ha risposto il direttore sportivo incalzato dalle domande di Marchetti e Di Marzio. 

Si è anche affrontato il tema dell’utilizzo di numeri e dati. La moneyball, infatti, è entrata prepotentemente nell’attività di scouting e di gestione, e a oggi sembra uno strumento di cui non si può fare a meno. Tuttavia, è stato precisato, per quanto fungano da utile supporto valoriale, non riescono a coprire tutte le possibili variabili del caso o a spiegare l’intelligenza – tattica ed emotiva – del calciatore esaminato. Un discorso, quello sui calciatori, che si è legato anche alle trattative legate al management dei diritti di immagine e alle negoziazioni con gli sponsor tecnici. 

Una società complicata anche per quanto concerne l’ultima stagione che ha parzialmente deluso le aspettative di molti. Da lì, una ripartenza in pompa magna, con i primi contatti avuti con Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte, oltre alle scelte societarie e di mercato attorno a giocatori chiave come Alessandro Buongiorno, Scott McTominay ,Khvicha K’varatskhelia, Victor Osimhen e Romelu Lukaku.

Poche parole spese sul mercato di riparazione di gennaio, senza grandi colpi – salvo imprevisti – che dovrebbero essere fatti. Invece, il panel ha offerto l’occasione per discutere l’opportunità di riformare il “sistema calcio” nella sua interezza. Come? Ad esempio accogliendo la proposta di chiudere il mercato prima che inizi la stagione sportiva: una soluzione che, secondo Manna, ha una propria logica, benchè sia necessario imprimere una direzione comune e uniforme a tutto il contesto europeo (che oggi sembra mancare).

Infine, la parte conclusiva del panel ha riguardato l’allargamento delle rose a fronte di calendari sempre più fitti e la forbice economica con la Premier League: “Il percorso europeo delle squadre italiane negli ultimi anni è molto positivo, anche se siamo portati a pensare il contrario. Il gap con la Premier è sopratutto economico, per diritti televisivi, merchandising e introiti provenienti dagli stadi ”.

Una visione, quella di Manna, che comunque – come lo stesso ha dichiarato – si nutre dell’entusiasmo della gente. Soltanto un approccio collettivo e condiviso, infatti, garantisce risultati certi sul lungo periodo.

Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, è stato ospite al SFS, intervistato dai giornalisti di Sky Sport Luca Marchetti e Gianluca Di Marzio. Tanti gli argomenti trattati: dal suo percorso professionale alle sfide lavorative future, oltre alla stagione in corso alla corte partenopea di Aurelio De Laurentiis. “A Lugano facevo il team manager, e non c’era una struttura consolidata, quindi agivo da autodidatta. Fabio Paratici e Walter Sabatini sono stati dei riferimenti imprescindibili. Una seconda squadra del Napoli? Ad oggi puntiamo

Nel 2019 il Palermo F.C. retrocedeva in serie C attraversando una delle fasi più cupe della propria storia; oggi invece milita in serie B ed è tra le realtà più interessanti del panorama italiano ed europeo. Non solo sportivamente, ma anche da un punto di vista comunicativo e manageriale. Di questo, e di molto altro, si è parlato al SFS, il 19 e 20 novembre presso lo stadio Olimpico di Roma. In Football Stage, il giornalista di Sky Sport Luca Marchetti

L’introduzione di nuovi modelli comunicativi, e le sfide del calcio contemporaneo, hanno comportato nuove sfide, e strategie creative, per ottimizzare l’engagement con i tifosi che, interesse primario dei club, devono essere al centro - attivamente - di qualsiasi azione mirata. È stato questo il main topic del panel “Master of communications”, in programma per la settima edizione del SFS.  A parlarne sul palco, alcuni manager della football industry come Ian Taylor - Head of Communications West Ham United FC -, Nick

L’edizione 2024 di SFS ha rappresentato un crocevia importante per la football industry, unendo innovazione, networking e temi di grande rilevanza. Gli spazi espositivi, animati da oltre 30 aziende, sono stati il cuore pulsante dell’evento, offrendo soluzioni imprenditoriali e opportunità di business a club, istituzioni e partecipanti. Tra gli exhibitor, si è distinta GoldiSegnati, capace di trasformare momenti iconici del calcio in prodotti personalizzati e accessibili. La loro offerta spazia da abbigliamento sportivo a oggettistica per la casa, come poster e

L'energia dell'innovazione ha illuminato il palco dell’SFS ExtraTime - Almaviva, la startup competition che ha saputo mettere in evidenza le migliori idee imprenditoriali in un contesto di eccellenza e visione strategica. L’edizione del 2024, coordinata per la quinta volta da Vincenzo Filetti, ha visto la partecipazione di otto startup, selezionate tra numerose candidature provenienti da tutta Italia e dall’estero. Di queste, sei sono italiane (quattro delle quali con sede a Roma) e due provengono dall’estero (Repubblica Ceca e Francia/Regno Unito). Di

Nata a marzo del 2024, PickEat è la startup vincitrice dell’ “SFS Extra Time Almaviva”. Il format, ospitato annualmente dal SFS, punta a valorizzare le realtà più interessanti - in termini di contributo e valore aggiunto - per la Football Industry.  Dopo un serrato testa a testa con la ceca TruCrowd - che sviluppa sistemi biometrici tecnologicamente avanzati per associare il biglietto al volto dell’utente, eliminando così supporti fisici o digitali - la giuria ha voluto assegnare il premio al progetto

Oltre 50 milioni di presenze nel 2024, 4,2 giorni la permanenza media. Numeri importanti, in grande crescita rispetto al passato e con la prospettiva imminente del Giubileo del 2025 ormai alle porte. Di questo, dei fattori di crescita, di quelli di rischio e soprattutto del sistema turistico di Roma Capitale e della Regione Lazio si è parlato nel panel dal titolo “Eventi sportivi: impatti e riflessi sull’industria del Turismo” moderato da Francesca Buttara di Dowell e a cui hanno partecipato Gianfilippo

All’interno del Global Stage si è parlato anche di come monetizzare la fan experience in un panel promosso da Adobe. Gli speakers in questo caso erano 5: Alfonso Becerra, Director of Commercial Innovation, federazione messicana calcio, Marco Di Dio Roccazzella, shareholder & Managing Director, Global Retail & Consumer Market Leader e Global Strategy, Data & AI Leader di Jakala, Andrea Peron, Sales leader enterprise e commercial Adobe, Alexis Grigoriadis, Marketing director, di Entain e Monica Versino, account executive di Adobe. Ha esordito Alfonso Becerra, parlando

La visione del luogo dove si svolge l’evento sportivo, e non solo, è stato il cuore del panel moderato da Ivan Ortenzi e che ha visto partecipare Jordi Penas responsabile del Barcelona Museum, Paolo Monguzzi Stadium & Consumer Business Director di Juventus Football Club, Luca Montebugnoli Founder Chairman and Ceo di Vivaticket e Silvia Prandelli, Senior Principal di Populous. Un panel dove le suggestioni legate a come sarà il futuro del luogo fisico e le integrazioni tecnologiche che possono portare

Nel corso della settima edizione di SFS, si è parlato anche dell’espansione del brand AFA. Giorgia Cenni di Sky Sport ha intervistato Leandro Petersen della federazione argentina. “Siamo la federazione con più entrate derivanti dalle sponsorizzazioni”. Ha esordito così Leandro Petersen, che ha aggiunto: “Stiamo firmando con delle grandi multinazionali, siamo molto attenti ai mercati strategici, oggi in espansione, come USA, Cina e il Medio Oriente”. Il delegato argentino si è soffermato anche sulle difficoltà avute in passato: “Partivamo da una situazione